martedì 19 luglio 2016

Kerry Hudson mania: Sete, Tutti gli uomini di mia madre e super intervista!

Ciao bimbi. Ci ho messo ottant'anni prima di scrivere questo post, quindi ora la faccio breve, perché in realtà breve non è. Ma a voi piace così, vero? :D
La situa: c'è minimum fax, e fin qui la cosa è pacifica. Una loro autrice, la scozzese Kerry Hudson, è candidata al Premio Strega Europeo, e quindi sarebbe venuta in Italia per la cerimonia di premiazione e già che c'era a fare un piccolo tour in librerie selezionate. L'intrepido ufficio stampa di minimum decide di sfidare la sorte chiedendomi se volevo intervistare la suddetta scrittrice. Io in pratica le dico solo "bomba", quindi mi arrivano i suoi due romanzi, quindi inizio a farmela sotto, perché nel frattempo lei è arrivata in Italia e viene intervistata da genti serie e professionali, e io già me la vedo fuggire terrorizzata alle mie domande. Decido allora di darmi un tono, e in pausa pranzo stilo delle domande che ciao proprio. Va bene. Visto che il tempo a mia disposizione in questo ultimo periodo non è esattamente molto, riesco a leggermi solo il suo secondo romanzo, Sete [minimum fax e Beat edizioni, 2015. Traduzione di Federica Aceto], che poi è quello candidato allo Strega, quindi dai, a posto. Quindi adesso ve lo racconto un pochino. 


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