venerdì 8 aprile 2016

#BookPride2016, o della rinascita - Giorno 1, 2^ parte

Pausa, dicevamo: con la Fede ci dirigiamo un attimo provate verso il baretto, che in realtà è un bar proprio figo, con i prodotti del Panificio Davide Longoni. Oltre al doveroso caffè, io mi prendo anche un pezzo di pizza bianca (nel senso comune e non romano di pizza bianca!), e mi sento riavere. Osserviamo deliziate la fauna di Brook Pride, rendendoci conto che c'è davvero un monte di gente e siamo felici, ma soprattutto prontissime per il prossimo appuntamento. 




ILARIA GASPARI, ETICA DELL'ACQUARIO [VOLAND, 2015]
ore 19.00 
Sala Mompracen

Intervengono: l'autrice e Chiara Bardelli Nonino

Gaia è bella, egocentrica e infelice. Un giorno di novembre torna nella città in cui ha studiato, dopo un'assenza di dieci anni. A Pisa niente sembra cambiato, invece è cambiato tutto. Gaia ritrova gli amici di una volta e il suo amore dei tempi dell'università; ma a dividerli ci sono, ora, gli anni passati lontani e la morte di una compagna di studi, Virginia, avvenuta in circostanza oscure. L'inchiesta sul misterioso suicidio si snoda fra le vie della città e i collegi della Scuola Normale, fra ricordi sepolti e ossessioni che vengono alla luce.   

ILARIA GASPARI è nata a Milano nel 1986 e si è diplomata in Filosofia alla Scuola Normale di Pisa. Attualmente vive e lavora a Parigi, dove sta scrivendo una tesi di dottorato. Etica dell'acquario è il suo primo romanzo.

























Ovviamente non potevo mancare a questa presentazione: tenevo sott'occhio questo libro da quando è uscito, un noir ambientato aPPisa, maddavvero? E poi Ilaria l'ho proprio già vista, e quando (con il supporto morale di Viola, ufficio-stampa di Voland) vado a chiederle di firmare la mia copia del libro, anche lei dice che non sono una faccia nuova... deh, ci si sarà viste da Fabri! Momento nostalgia portami via. Comunque. 

Chiara Bardelli Nonino inizia con il chiederle di parlare un po' della voce narrante, quella della protagonista Gaia, che appare sempre molto lamentosa...
Ilaria confessa che durante la stesura del romanzo un'amica le suggerisce di il suo personaggio più cattivo; pensandoci bene, visto che aveva già iniziato a scrivere un noir in prima persona, decide così di farla pure stronza. Ha dunque creato un personaggio cattivo ma tenero, cosa che ha ritenuto più interessante, cosicché tutti potessero riuscire a immedesimarsi nella protagonista.
Chiara cita poi una domanda che era stata rivolta a Vladimir Nabokov: il personaggio ha preso una vita quasi sua? E lui rispose assolutamente no. Chiede così a Ilaria di parlare del rapporto che ha intrattenuto con i suoi personaggi. La giovane scrittrice ammette di farsi schiavizzare dai personaggi, Gaia ha fatto un po' quello che voleva: è una voce narrante in prima persona, molto forte, un personaggio molto narcisista, di modo che gli altri personaggi restano solamente abbozzati.
La domanda successiva riguarda invece l'ambientazione di Etica dell'acquario, e il modo in cui un ambiente molto chiuso, limitato, abbia o meno condizionato la scrittura. E qui Ilaria esordisce citando uno dei miei gruppi Facebook preferiti: "Non può piovere per sempre... Ah No?!? MAI STATO A PISA?", per evidenziare come tutto, nel romanzo, sia caratterizzato da una sorta di putrescenza, da una pioggia continua, il tutto in un ambiente molto piccolo, in una Pisa come un grande stagno... La villa di vetro è inoltre uno specchio dell'acquario. Ilaria ammette di esserei leggermente claustrofobica, quindi anche lei era in costante angoscia durante la scrittura. La vera sorpresa è stata vedere che anche la città diventava un personaggio a sé stante. Quindi sì, l'atmosfera cupa ha rappresentato certamente una sorta di limite stilistico. 
Per contrasto alla tipica domanda di cosa ci sia di autobiografico nel libro, Chiara Bardelli Nonino chiede a Ilaria Gaspari quali siano gli elementi che lo sono meno. Sicuramente, risponde Ilaria, la personalità della protagonista non coincide con la sua; lo stato di fissità delle cose, così come le tragedie, sono inventate. Di autobiografico invece c'è principalmente una cosa, cioè riuscire a portare fuori dalla realtà alcune dinamiche che aveva osservato come leggi di un ambiente chiuso. Conformismo, violenza, leggi di prevaricazione: ha cercato di ridurre queste situazioni in forma privata.




Onestamente non vedo l'ora di leggere Etica dell'acquario, vi farò sapere abbestia (colgo l'occasione per salutare tutti i pisani autoctoni e adottivi in ascolto). 


Sono ormai quasi le 20.00, io e la Fede decidiamo che si è fatta pure una certa, ci diamo appuntamento di lì a un'ora al ristorante dove abbiamo saggiamente prenotato, e facciamo rientro nelle nostre dimore. Non credo vi interessi la cronaca dei miei preparativi né delle nostre meravigliose chiacchiere, perciò vi segnalo soltanto il posto fighissimo dove abbiamo cenato, Orto erbe e cucina. Una cosa fenomenale! Finito il cenino, ci dirigiamo belle belle verso le Colonne di San Lorenzo, dove è ubicata niente meno che Verso Libri, dove si terrà il secondo appuntamento di BookPrideOff: Marco Cassini, editore di Sur, intervista L'orenzo Flabbi e Marco Federici Solari, i formidabili editori dell'Orma



Io avevo intervistato Marco in occasione di Più Libri 2014 (leggetene qui), e insieme alla Fede, a Federica (che ora lavora con loro!) e Giuliano avevamo intervistato Marco per un progetto per la Scuola del Libro. Quindi ecco, diciamo che in realtà ci siamo spaparanzate sul divano rosso incautamente lasciato libero, abbiamo sorseggiato dell'ottimo vino e ci siamo godute l'atmosfera rilassata e amicale che si respirava al secondo piano di Verso, godendoci in sottofondo le voci dei nostri editori del cuore che raccontavano storie di sodalizi e progetti, esperimenti ed esperienze. Cuori. E se volete leggere ancora più curiosità su questa realtà editoriale, vi consiglio questo articolo, dove ops!, avevano messo come immagine di copertina una mia foto senza chiedermelo, ma dopo averglielo fatto notare hanno rimediato immediatamente. L'intervista è proprio bella, la foto ci sta di lusso, no resentments




Da Verso faccio una chiacchierata troppo bella con Giorgia Antonelli, fondatrice ed editrice di LiberAria, conoscendola finalmente di persona dopo mille like su Facebook e ripromettendoci di fare l'intervista seria l'indomani. Finisce così il primo giorno di Book Pride, la sera è stranamente calda, il sorriso non lascia il mio viso né quello di Federica, e sappiamo che non è solamente il vino. Torno nella mia mansardina distrutta ma consapevole di essere dove voglio essere, come voglio essere. Riposatevi un po', che il racconto del secondo giorno sarà, se possibile, ancora più pieno ed entusiasta e allegro e colorato e sprizzante da tutti i pori un unico inno alla gioia: evviva i libri!

B.

2 commenti:

  1. Libro adoratissimo. Per certi aspetti mi sono pure ritrovata anche se non sono stronza come Gaia.

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    Risposte
    1. Guarda cara, non vedo proprio l'ora di leggerlo!!! Se poi tu mi dici così, allora ciao <3

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