giovedì 22 gennaio 2015

#Piùlibri14 - Il Maggio dei Libri e Il Ruggito del Libraio

Mi rimane soltanto un post da dedicare a Più Libri Più Liberi 2014, la grande fiera del libro che si è tenuta a Roma dal 4 all’8 dicembre scorso. Sono un po’ fuori tempo massimo, lo so, ma che ci vogliamo fare J.

Ci tengo, però, a raccontarvi di due vere e proprie feste per il libro.  

I ritratti di Pietro Puccio
Il primissimo incontro cui ho partecipato il 4 dicembre è stato quello della presentazione del premio Il Maggio deiLibri a cura del Centro per il Libro e la Lettura, una grande festa in cui Romano Montroni (ve lo ricordate? Ne avevo parlato qui) e Oliviero Ponte di Pino hanno presentato e premiato le realtà che hanno partecipato alla grande iniziativa di promozione alla lettura.


La Sala Diamante traboccava di bambini, ragazzi, insegnanti, bibliotecari, librai, persone curiose e appassionate. Si percepiva chiaramente un’aria di speranza, condivisione, voglia di fare cose belle e di coinvolgere il maggior numero di persone possibile. In questo il Centro per il Libro e la Lettura sta facendo moltissimo, e un’occasione del genere è stata vissuta proprio come una festa di fine anno, in cui ciascun partecipante ha presentato con orgoglio il proprio lavoro, la propria creatività, il proprio amore per la lettura. Dal Nord al Sud, tutt’Italia è stata chiamata a inventarsi un modo nuovo per sensibilizzare le aride genti al mondo della pagina scritta, delle storie e del piacere che si può ricavare immergendosi nella lettura di un libro. E in questi giorni che escono le solite allarmanti e preoccupanti statistiche dell’Istat, il ricordo di questa giornata non può che fare bene, e rischiarare un pochino il buio del disagio italico.
Esperienze diverse, dicevamo: a partire da una scuola dove bambini più grandi, e i nonni, e persino il preside, leggono ai più piccoli, e viceversa, in modo che anche i bimbi che hanno maggiori difficoltà a leggere si sentano orgogliosi di riuscire a farlo. Romano Montroni si commuove, quasi, nell’avvertire tutto questo entusiasmo, ed io non posso che seguirlo nella lacrimuccia che scende quando dice che siamo sulla strada giusta. Una scuola di Ladispoli ha provato l’esperienza fisica della costruzione del libro, e i bambini ne sono rimasti affascinati e contentissimi: hanno imparato ad apprezzare molto di più l’oggetto libro, nella filosofia del sapere, saper fare, saper essere. A Trani invece c’è la BiblioApeCar, una vera e propria biblioteca ambulante su tre ruote. In collaborazione con la Biblioteca Comunale i bambini imparano a leggere divertendosi, grazie anche ad un vero e proprio punteggio assegnato in base ai libri presi in prestito, da restituire poi in biblioteca, in modo da farci andare anche chi non ci era mai stato. Il bibliotecario consegnerà allora un altro gettone da riportare alle maestre, che si premuniranno di custodirlo in un salvadanaio: le classi con più gettoni otterranno così la vittoria. È solo il secondo racconto ed io sono già con le mandibole doloranti per il troppo sorridere, il callo da scrittrice che pulsa per il troppo scrivere, il cuore impazzito per la troppa emozione. Sono troppo delicata, lo so. Si va poi in Sardegna: a Oristano sono state organizzate letture in piazza, ad alta voce, dove a leggere sono stati proprio i bambini. A Spinea, provincia di Venezia, c’è una Biblioteca Comunale che ha un blog davvero particolare: il bibliotecario ha ideato Letto & Detto, rubrica dove personaggi famosi rispondono a dieci domande, sempre le stesse per tutti. L’idea è di una bibliotecaria catalana, e l’iniziativa coinvolge tantissimi bambini e ragazzi che hanno conosciuto la biblioteca proprio tramite il blog. A Recanati i bambini vengono coinvolti attraverso la conoscenza del mestiere del bibliotecario, mentre a Roma c’è una biblioteca della bicicletta che si muove… in bicicletta ovviamente!, e porta a tutti i duemila e più volumi di quella che era nata come una passione di famiglia. 


Passando alle librerie, a Tortona si fa il jukebox letterario: una volta al mese ci s’incontra, e si hanno cinque minuti per leggere il testo che più è rimasto impresso dalle ultime letture a tema comune, davanti a una tazza di tè e a qualche biscotto. Si crea così un bel momento di condivisione e divertimento. A Monopoli invece hanno allestito la vetrina della libreria come se fosse un salotto di casa, e i lettori più coraggiosi si sono alternati mostrandosi mentre leggevano il loro libro preferito… Ci sono poi state varie esperienze di promozione alla lettura anche negli ospedali: a Reggio Emilia sono stati fatti dei percorsi di lettura alla biblioteca dell’ospedale psichiatrico giudiziario, con tanto di maratona di lettura in città, a cui la lettura ad alta voce serve tanto quanto ai pazienti dell’ospedale. Al consultorio di Roma l’amore per la lettura delle operatrici ha fatto diventare il libro uno strumento di salute per le mamme, i papà e i bambini che non sono ancora venuti al mondo. La lettura non è certo un antibiotico, bensì una bella occasione per stare insieme. Romano Montroni è molto colpito da questa testimonianza, perché, dice, le letture ad alta voce servono tantissimo ai bambini in utero.

A questo punto è arrivato il momento delle premiazioni, e con un po’ di orgoglio vi dico che a vincere il premio per la Scuola Primaria è stata (a pari merito) la Scuola Primaria “Gianni Rodari” di Ponte Buggianese, situata nella Conca Natia… gioia tripudio e gaudio!


L’altra festa del libro si è tenuta invece il 6 dicembre, sempre in Sala Diamante. La Scuola Librai Italiani ha presentato il 9° Corso di Alta Formazione in Gestione della Libreria, e ha consegnato i diplomi ai diciotto allievi dell’anno accademico appena trascorso. Il discorso di fine anno è stato tenuto niente meno che da Marco Presta, e, infatti, il titolo dell’incontro era Il Ruggito del Libraio: diventare librai nel XXI secolo. Prima però la parola agli insegnanti della Scuola, che ci ricordano che dietro al mestiere del libraio si cela una forte passione per la lettura, ma anche una spiccata attitudine commerciale. Per questo vi è la necessità di avere una solida preparazione. Interviene anche Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori (lo avevo sentito parlare anche qui): il suo discorso termina con un concitato resistere, resistere, resistere, e il pubblico applaude con vigore e vistosi cenni del capo. Infine Alberto Gallo, il presidente dell’Associazione Librai Italiani, pone l’accento su come la Scuola sia sostenuta da tutti gli attori della filiera del libro. Perché la libreria è il vero punto d’incontro tra ciò che l’editore ha pubblicato e ciò che il lettore vede. È il luogo dove i libri nascono veramente.
Abbastanza ovviamente il mio fanatismo per le librerie è cosa nota, e se volete leggere di un altro bell'incontro sulle librerie indipendenti potete andare qui; se siete a Pisa e cercate una bella libreria, leggete pure qui


E così arriva finalmente il momento che attendo di più, il discorso dell’uomo che insieme al collega Antonello Dose mi dà la carica tutte le mattine con Il Ruggito del Coniglio. Dovete sapere che io di fronte alla gente famosa che stimo e che mi aggrada non capisco più niente, divento tempo zero un’ebete decerebrata che fa discorsi insulsi ai suoi paladini tediandoli e imbarazzandoli, e ovviamente alla fine dell’incontro questo trattamento è toccato pure al buon Presta, che però è stato un signore ed io l’ho amato ancora di più. Fine del siparietto sulle Mirabolanti Avventure di Bea.
Vi lascio con due chicche made in Marco Presta:
«Il lavoro del libraio ricorda quello del pusher, perché entrambi spacciano cose stupefacenti».
«È vero, la cultura ci rende migliori, rassegniamoci».
E con queste perle di infinita saggezza, le mie cronache su Più Libri Più Liberi sono veramente concluse. Il Momento Winnie The Pooh lo potete trovare qui. Finisco dicendo che è stata una prima volta alla Fiera di Roma... 

Proprio 
Le pins di minimum fax <3
Importante, 
Utile,

Libera, 
Interessante. 
Belle 
Rivelazioni, 
Incontri 

Particolarmente 
Incisivi, 
Unicamente 

Libri, 
Immense 
Bellezze, 
Emozionanti
Risate,
Insieme.   

Scusate, il disagio è in me. Abbiate pietà e vogliatemi bene così!

B. 

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