domenica 5 ottobre 2014

3. John Le Carré, Il nostro traditore tipo


Quando ho letto la recensione di Fofi, ho subito pensato che il momento fosse giunto. In barba ai miei soliti canoni, mi sono detta Bea, ce la puoi fare, hai letto Guerra e Pace, è arrivata l'ora di una spy-story. Confortata dall'opinione del buon Goffredo sulla «immensa superiorità di le Carré sui giallisti e noiristi alla moda», mi sono armata di coraggio e ho iniziato la lettura de Il nostro traditore tipo (Our Kind of Traitor, Mondadori); con entusiasmo, mente aperta e tanta buona volontà. 

Man mano che le pagine andavano avanti, però, la fatica si faceva sempre più sentire, la noia aveva la meglio e dovevo tornare indietro perché riuscivo solamente a pensare "ma a me che cavolo me ne frega". Niente. Non sono riuscita ad immedesimarmi in un personaggio uno, per un motivo o per l'altro tutti mi hanno infastidita, dal russo cattivo/buono Dima, il capo clan, a quello stolto di Perry che gioca a tennis e non si capisce mai quel che vuole fare, a quella drama queen della sua fidanzata che si è affezionata abbestia alla figlia intellettuale di Dima, che tra l'altro ha una moglie matrona russa davvero imbarazzante. I temi poi sono classici, denaro sporco, servizi segreti ambigui, bene e male che si confondono, disagio internazionale

Ho penato davvero un sacco per arrivare alla fine, ma senza nessun tipo di curiosità. Semplicemente ho capito che queste storie non fanno per me, anche se mi sono ben resa conto della qualità della scrittura e dell'intelligenza dell'autore, che ovvio non è il primo venuto, ma un pluri-ottantenne ex agente della CIA che di romanzi di spionaggio ne ha scritti a pacchi. Tra l'altro nel 2011 mi ero vista al cinema La Talpa (Tinker Tailor Soldier Spy), film diretto da Tomas Alfredson tratto appunto dall'omonimo romanzo di Le Carré, e devo dire che non mi era affatto dispiaciuto, tutt'altro. Quindi la mia personale conclusione è che forse forse proverò a dare un'altra possibilità al genere, giusto per poter dare o meno un no definitivo, magari cimentandomi proprio con la lettura de La talpa. Però, più avanti.

In sintesi: 

  • Paese: Inghilterra.
  • Prima edizione originale: 2010.
  • Data recensione Fofi: 28 novembre 2010.
  • Pagine: 333.
  • Periodo di lettura: 27 novembre - 5 dicembre 2013. 
  • Consigliato: se vi piacciono gli intrighi internazionali, i patriarchi russi e gli inglesi incerti, allora .
B.       

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